Sabato 28 Novembre 2009. Appuntamento alle ore 7 a casa di Andrea-sensei che, impietosito, ci ha concesso un quarto d’ora di sonno in più.. per chi ha dormito! Arrivo all’ingresso e non riconosco nessuno: siamo tutti imbacuccati come pupazzi di neve in saldo (addormentati) e il riconoscimento avviene tramite voce. Si parte e dopo una pastarella dal bar di Campocavallo siamo abbastanza carichi (di spirito e di attrezzature fotoavveniristiche) al punto che raggiungiamo in neanche due ore la nostra destinazione: la Gola dell’Infernaccio. Goccioline di pioggia ci danno il benvenuto e noi rendiamo il favore con occhiatacce a brutto muso. Le nuvole corrono in ritirata e appare un sole timido (ma velato che -ormai è un concetto assodato- alle foto “fa bene”, dice Andrea). Ci inoltriamo, salutiamo i ragazzotti in divisa militare che fanno soft air a pochi metri di distanza, azzardiamo strane comparazioni tra cavalletti e mitra. Siamo pronti per i 100m preannunciati da Andrea: un flipper in dislivello che ci ha portato fino alle cascatelle in cui il sensei ha realizzato una delle sue opere più acclamate in corso di lezione. Dopo aver attraversato breccia bianca tappezzata da foglie rosse cadute, sotto l’ombra immobile dei picchi della rupe, nell’umidità e nel segreto della gola, ecco qualche scatto di questa magnifica giornata all’aria aperta con amici.
novembre 30, 2009
Tra gole, cascate, bizzarri soffioni e trifogli fotogenici
Posted by Michela Sbaffo under Fotografia[5] Comments
novembre 19, 2009
Sogno di una notte di metà inverno
Posted by Michela Sbaffo under Andrea Bellezza, Foto, Fotografia[3] Comments
Avvistati strani individui in prossimità del Duomo di Ancona in orario notturno e sospetto: il volto travisato da berretti, cappucci, sciarpe o altri accessori, armati di bizzarre attrezzature metalliche oblunghe si aggirano in moto ondivago davanti, dietro, a fianco, sopra, sotto la Cattedrale di San Ciriaco, seminando panico e disappunto tra le coppiette automunite e non in cerca di intimità. Facevamo proprio paura! Fortunatamente (per gli anconetani) non si ripeterà a breve ma proprio ieri sera abbiamo fatto uscita di gruppo con gli amici corsisti e il nostro sensei Andrea. Obbiettivo (in tutti i sensi): fotografare, fotografare, fotografare.
La rupe di San Ciriaco offre parecchi spunti: c’è una magnifica veduta sul mare, con tanto di navi da crociera che nella notte con le loro luci fanno davvero una gran bella figura; c’è anche una suggestiva (almeno per me) vista su Fincantieri; e, neanche a dirlo il Duomo (in restauro però) con il campanile e i protiri leonini.
Dopo aver tentato -e in parte riuscito- a fare qualche scatto vista mare, mi ha colto una ispirazione un pò gotica.
La nebbia ha reso tutto più rosso, il cielo, le sfumature… Teoricamente con un bilanciamento di colore /incandescenza si potrebbe rimuovere la tonalità calda, però queste foto mi sembrano azzeccate così.
novembre 18, 2009
In presenza, impresenza.
So che non è una foto-spettacolo, ma mi ha così colpito, quella sensazione di bianco e vuoto, colonne di marmo a riempire spazi addomesticati. Il silenzio.
novembre 13, 2009
Il tesoro dei pirati!
Posted by Michela Sbaffo under Foto, Fotografia, Luce lucette filtri[7] Comments
Un fiore finto, una pigna, biglie, una conchiglia e un bauletto. Cosa hanno in comune? Essere state vittime di esperimenti sulla luce. In particolar modo sono cadute sotto i colpi della carta velina O.ò
Vediamo un pò.
Questa la metto a fine estetico, perché mi piace come è venuta fuori. Poi facciamo i seri.
Ho recuperato il cartoncino nero e fissato come base su cui appoggiare gli oggetti. Poi ho utilizzato la lampada da lavoro IKEA (non mi pagano per queste citazioni, ma mi divertono troppo farle ò.ò) e l’ho angolata principalmente da destra. Infatti in un primo momento mi sono interessata di più a come e quanto la luce stessa si modificava in base al colore della carta velina che frapponevo tra la lampada e il soggetto. Poi ho giocato un pò anche a modificare l’angolatura della luce stessa, come avete già visto dalla foto precedente.
Ecco alcune cose venute fuori, molto surrealiste o.ò
Visto quanto cambia la situazione?
E ora ditemi voi quale preferite tra le due… io sono indecisa:
oppure
novembre 11, 2009
… E ho comprato (costano poco) dei cartoncini neri e bianchi, della carta velina di diversi colori. E poi sto raccogliendo lampade e lampadine, anche quelle più particolari (come quella di salgemma, o quella IKEA a scoppio ritardato e quella sempre IKEA da lavoro O.o)… La mia mansarda sta diventando un piccolo laboratorio in cui mi potrò divertire giocando con luci, colori, sperimentando. Al momento mi stanno venendo in mente strane idee, come contaminare pittura e fotografia oppure particolari contrasti cromatici. Vedremo cosa ne verrà fuori… l’importante è divertirsi!